Nabai | Cugini di campagna | Supertesti.it







Testo Nabai

Seduto in terra quel bambino
con tante mosche intorno al naso
al mondo, ormai, non ha nessuno
la pelle nera, è quasi un peso.

Gli occhioni pieni di paura
stanno fissando un carrarmato
e si domandano allora:
"Dio mio, perchè io sono nato?"

Chissà che sarà, di quel bambino lontano.
Chissà che sarà, se non gli tendi la mano.
Chissà che sarà, se non alziamo la voce
per far tornare la pace...chissà che sarà!

Sua madre un giorno, in mezzo al fango
fu violentata da qualcuno
è così, che lui venne al mondo
fra tanta fame e senza un dono.

Le braccia tese verso al cielo
per un cucchiaio di farina
e l‘esistenza appesa ad un filo
che si assottiglia, ogni mattina.

Chissà che sarà, di quel bambino lontano.
Chissà che sarà, se non gli tendi la mano.
Chissà che sarà, se non alziamo la voce
per far tornare la pace...chissà che sarà!

Ma se il colore della pelle
per noi fà tanta differenza
gettiamoci, dietro le spalle
la nostra ultima speranza.


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